di Ennio Bassi
Mentre si avvicinano le regionali in Calabria, il quadro politico resta incerto in Puglia e Campania. In Sardegna si prepara Forza Italia
Con le elezioni regionali in Calabria ormai imminenti, fissate per domenica 5 e lunedì 6 ottobre, il panorama politico italiano si presenta ancora frammentato. Se nella regione del Sud si entra nella fase decisiva della campagna elettorale, in altre aree del Paese — come Puglia e Campania — lo stallo persiste. Le due Regioni, entrambe amministrate da esponenti del centrosinistra, devono andare al voto il 23 e 24 novembre, ma a oggi non sono ancora emerse candidature ufficiali né una chiara strategia da parte delle coalizioni.
Calabria è sfida aperta
In Calabria, intanto, la macchina elettorale è in piena corsa. A sfidarsi ci sono Roberto Occhiuto, presidente uscente ed esponente di Forza Italia, e Pasquale Tridico, economista ed ex presidente dell’Inps, oggi candidato sostenuto dal centrosinistra. Occhiuto, vincitore delle elezioni del 2021 con il 54,46% dei voti, si ripresenta agli elettori dopo aver lasciato l’incarico in seguito a un avviso di garanzia. La sua candidatura è sostenuta da tutto il centrodestra, e ha ricevuto l’appoggio diretto della premier Giorgia Meloni, presente in Calabria negli ultimi giorni di campagna elettorale. Tridico, invece, rappresenta l’area progressista: è il candidato del Movimento 5 Stelle ed è sostenuto dalla coalizione di centrosinistra, il cosiddetto “campo largo”, composto da Partito Democratico, Alleanza Verdi e Sinistra e altre forze minori.
A correre per la presidenza c’è anche Francesco Toscano, avvocato e giornalista, candidato di Democrazia Sovrana Popolare, partito di cui è fondatore e presidente. Toscano è un volto noto nell’ambiente della controinformazione online e ha fondato Visione TV, dopo un passato giornalistico alla Gazzetta del Sud e su Byoblu.
Puglia e Campania in attesa, Sardegna nel mirino
Mentre in Calabria si contendono il voto i principali leader di coalizione, in Puglia e Campania la situazione è ferma. Le trattative interne alle coalizioni non hanno ancora prodotto una sintesi, e le candidature restano in alto mare. Il tempo stringe, con le urne previste a fine novembre e il rischio che l’incertezza penalizzi l’affluenza e la chiarezza del confronto politico.
In Puglia, il nodo principale riguarda la successione di Michele Emiliano, che ha esaurito i due mandati consentiti. Anche in Campania il presidente uscente, Vincenzo De Luca, è in scadenza, ma i nomi in campo — soprattutto nel centrosinistra — sono ancora oggetto di trattativa. Frizioni interne, mancanza di leadership unificanti e tensioni tra le anime delle coalizioni rischiano di allungare ancora i tempi.
Nel frattempo, Forza Italia guarda già oltre. I vertici del partito stanno preparando il terreno per la Sardegna, dove le prossime regionali rappresentano una sfida chiave per il centrodestra. La Regione è vista come banco di prova per testare equilibri interni e rapporti di forza, non solo tra alleati, ma anche nei confronti dell’opposizione.
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