di Corinna Pindaro
A Copenaghen i leader UE discutono di sicurezza, sostegno a Kiev e difesa comune. Zelensky avverte: “I droni russi minaccia per tutta l’Europa”
Il Consiglio europeo informale si è aperto oggi a Copenaghen, sotto la presidenza danese, con i 27 leader dell’Unione riuniti nel Palazzo di Christiansborg. L’agenda è incentrata sulla difesa e sulla roadmap Readiness 2030, con l’obiettivo di rafforzare la cooperazione militare tra gli Stati membri. Come previsto per gli incontri di questo tipo, non è attesa una dichiarazione finale ufficiale.
La capitale danese si è presentata blindata: no fly zone, controlli rafforzati e persino cecchini sui tetti, dopo i recenti avvistamenti di droni di sospetta origine russa.
Zelensky: “I droni russi sono una minaccia per tutta l’Europa”
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è intervenuto in videocollegamento, sottolineando che la minaccia dei droni russi non riguarda soltanto Kiev o i Paesi baltici, ma l’intero continente. «Oggi i droni, domani i missili: nessun Paese europeo può difendersi da solo», ha avvertito, rilanciando la proposta di un “muro di droni” come sistema di difesa comune.
Adesione all’UE: proposta Costa per superare l’unanimità
Sul tema dell’allargamento, il presidente del Consiglio europeo Antonio Costa ha lanciato un’idea innovativa: passare dal principio di unanimità al voto a maggioranza qualificata per aprire i negoziati di adesione. La proposta ha ricevuto un’accoglienza positiva, tranne che dall’Ungheria, rimasta contraria.
Zelensky, da parte sua, ha ribadito che l’Ucraina ha completato lo screening delle norme comunitarie ed è pronta ad avviare i negoziati sul Cluster 1, quello dei “fondamentali”. Ha inoltre chiesto che Bruxelles mantenga gli impegni presi anche nei confronti della Moldova e dei Balcani occidentali.
Asset russi e finanziamenti all’Ucraina
Un altro punto centrale della discussione riguarda gli asset russi congelati. La Commissione europea ha presentato un piano per trasformarli in garanzie a sostegno di prestiti all’Ucraina. L’iniziativa è stata accolta in maniera costruttiva, seppur con alcune riserve espresse dal Belgio, che solleva questioni legali e tecniche.
Le posizioni dei leader europei
La premier italiana Giorgia Meloni ha invitato a non cedere alle provocazioni di Mosca e a mantenere sangue freddo di fronte agli sconfinamenti di velivoli russi nello spazio aereo europeo. «Serve difesa comune, ma senza reazioni avventate», ha dichiarato, esprimendo al contempo critiche alla Flotilla diretta a Gaza, definita “irresponsabile”.
Anche il primo ministro portoghese Luis Montenegro ha richiamato alla prudenza, riferendosi alla stessa Flotilla. Ha auspicato «un forte senso di responsabilità» per evitare incidenti nelle acque davanti a Gaza, dove navigano anche parlamentari europei.
Verso la Comunità Politica Europea
Il Consiglio informale anticipa il vertice della Comunità Politica Europea (CPE), in programma giovedì, che riunirà circa 50 leader tra capi di Stato e di governo. La plenaria di apertura sarà dedicata alla sicurezza e al sostegno all’Ucraina, seguita da quattro tavoli tematici: due sulla sicurezza e resilienza, uno sulla sicurezza economica e uno sulla migrazione.
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