Ricavi in calo rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, ma nel complesso andamento più che buono. La nota completa diramata dall’ufficio stampa

di Ennio Bassi

Paolo Scaroni

Novestrale positiva per Enel. Nel corso dei primi nove mesi del 2023, la più importante azienda energetica italiana ha chiuso con risultati finanziari di tutto rilievo. Vediamoli. I ricavi, pari a 69.534 milioni di euro, in realtà hanno subito una riduzione significativa del 34,1% rispetto allo stesso periodo del 2022. Questo calo è principalmente attribuibile ai minori volumi di energia prodotti, in un contesto caratterizzato da prezzi medi di vendita in diminuzione, e dalla maggiore stabilità dei prezzi rispetto all’anno precedente. Inoltre, il cambiamento nel perimetro di consolidamento ha avuto un impatto rilevante su questa variazione.

D’altra parte, però l’EBITDA ordinario ha registrato un notevole aumento del 29,3%, raggiungendo i 16.386 milioni di euro. Questo aumento è stato trainato dai risultati del business integrato, che hanno beneficiato della normalizzazione dei margini rispetto all’anno precedente e dal miglioramento dei risultati di Enel Grids.

Il risultato netto ordinario è stato di 5.033 milioni di euro, registrando un incremento del 65,2%. Questo aumento è stato guidato da una gestione operativa ordinaria positiva e dalla minore incidenza delle interessenze dei terzi sul risultato netto ordinario, che hanno più che compensato l’incremento degli oneri finanziari netti dovuto all’evoluzione dei tassi di interesse e all’aumento del debito medio del periodo, oltre al maggiore onere fiscale dovuto ai risultati migliori.

L’indebitamento finanziario netto è salito a 63.312 milioni di euro, segnando un aumento del 5,4% rispetto alla fine del 2022. Questo cambiamento è principalmente dovuto ai flussi di cassa positivi generati dalla gestione operativa, alla cessione di alcune società considerate non più strategiche e all’emissione di prestiti obbligazionari non convertibili subordinati ibridi perpetui, che hanno solo parzialmente compensato il fabbisogno generato dagli investimenti del periodo e il pagamento dei dividendi, oltre al disfavorevole andamento dei tassi di cambio.

Alla luce di questa solida performance nei primi nove mesi del 2023, Enel ha rivisto al rialzo le sue prospettive per il 2023. In particolare, si prevede un EBITDA ordinario compreso tra 21,5 e 22,5 miliardi di euro, in aumento rispetto al precedente obiettivo compreso tra 20,4 e 21,0 miliardi di euro. Inoltre, si prevede un utile netto ordinario di Gruppo compreso tra 6,4 e 6,7 miliardi di euro, in aumento rispetto al precedente obiettivo compreso tra 6,1 e 6,3 miliardi di euro.

Il Consiglio di Amministrazione ha anche deliberato un acconto sul dividendo per il 2023 pari a 0,215 euro per azione, in pagamento dal 24 gennaio 2024, registrando una crescita del 7,5% rispetto all’acconto distribuito a gennaio 2023. Inoltre, il board ha previsto un dividendo complessivo per l’esercizio 2023 pari a 0,43 euro per azione, promettendo buone prospettive per gli investitori.

Qui di seguito pubblichiamo la nota integrale diffusa dall’uffico stampa di E.nel

  • Ricavi a 69.534 milioni di euro (105.522[1] milioni di euro nei nove mesi del 2022, -34,1%)
  • La variazione è da ricondurre principalmente ai minori volumi di energia prodotti in un regime di prezzi medi di vendita decrescenti in un contesto caratterizzato da una maggiore stabilità dei prezzi rispetto ai nove mesi del 2022, nonché al differente perimetro di consolidamento nei due periodi a confronto
  • EBITDA ordinario a 16.386 milioni di euro (12.671 milioni di euro nei nove mesi del 2022, +29,3%)
    • L’incremento è riconducibile ai risultati del business integrato, che ha beneficiato della normalizzazione dei margini rispetto all’analogo periodo del 2022 e al miglioramento dei risultati di Enel Grids
  • EBITDA a 15.220 milioni di euro (12.3271 milioni di euro nei nove mesi del 2022, +23,5%)
  • EBIT a 9.835 milioni di euro (6.0671 milioni di euro nei nove mesi del 2022, +62,1%)
  • L’incremento è da ricondurre all’andamento positivo della gestione operativa, ai minori adeguamenti di valore e alle minori svalutazioni dei crediti commerciali rispetto all’analogo periodo del 2022, che hanno più che compensato i maggiori ammortamenti dei nove mesi del 2023
  • Risultato netto ordinario del Gruppo a 5.033 milioni di euro (3.046[2] e [3] milioni di euro nei nove mesi del 2022, +65,2%)
    • L’aumento riflette l’andamento positivo della gestione operativa ordinaria e la minore incidenza delle interessenze dei terzi sul risultato netto ordinario, che hanno più che compensato l’incremento degli oneri finanziari netti dovuto all’evoluzione dei tassi di interesse e all’aumento del debito medio del periodo, nonché il maggior onere fiscale da ricondurre ai migliori risultati.
  • Risultato netto del Gruppo a 4.253 milioni di euro (1.758[4] milioni di euro nei nove mesi del 2022, +141,9%)
  • Indebitamento finanziario netto a 63.312 milioni di euro (60.068 milioni di euro a fine 2022, +5,4%)
  • La variazione è principalmente riconducibile ai positivi flussi di cassa generati dalla gestione operativa, dalla cessione di alcune società ritenute non più strategiche e dall’emissione di prestiti obbligazionari non convertibili subordinati ibridi perpetui, che hanno solo parzialmente compensato il fabbisogno generato dagli investimenti del periodo e il pagamento dei dividendi, nonché lo sfavorevole andamento dei tassi di cambio
  • Investimenti a 8.759 milioni di euro (9.309 milioni di euro nei nove mesi del 2022, -5,9%)
  • La variazione è riconducibile essenzialmente al differente perimetro delle attività classificate come “disponibili per la vendita” rispetto ai nove mesi del 2022; al netto di tali effetti il valore degli investimenti risulta sostanzialmente invariato. Si conferma la focalizzazione degli investimenti sullo sviluppo delle reti di distribuzione e della capacità rinnovabile

Deliberato un acconto sul dividendo 2023 pari a 0,215 euro per azione, in pagamento dal 24 gennaio 2024, in crescita del 7,5% rispetto all’acconto distribuito a gennaio 2023

    • ll Consiglio di Amministrazione di Enel conferma la politica di acconto sui dividendi per l’esercizio 2023, prevista dal Piano Strategico 2023-2025
    • Previsto un dividendo complessivo per l’esercizio 2023 pari a 0,43 euro per azione
  • Alla luce della solida performance operativa registrata nei nove mesi del 2023, la guidance relativa all’esercizio 2023, fornita ai mercati finanziari in occasione della presentazione del Piano Strategico 2023-2025, è stata rivista al rialzo.

In particolare, si prevede:

  • un EBITDA ordinario compreso tra 21,5 e 22,5 miliardi di euro, in aumento rispetto al precedente target compreso tra 20,4 e 21,0 miliardi di euro;
  • un Utile netto ordinario di Gruppo compreso tra 6,4 e 6,7 miliardi di euro, in aumento rispetto al precedente target compreso tra 6,1 e 6,3 miliardi di euro.

Infine, si conferma il raggiungimento del target di Indebitamento Finanziario Netto/EBITDA pari a 2,4x2,5x considerando un indebitamento finanziario netto pro-formato per tenere conto anche degli impatti finanziari delle operazioni di cessione di asset programmate e non finalizzate, i cui effetti finanziari si produrranno solo a valle del completamento dei consueti processi autorizzativi da parte delle Autorità competenti.

Le eventuali differenze rispetto al target di indebitamento finanziario netto per l’esercizio 2023 saranno, pertanto, da imputarsi unicamente ai diversi tempi di completamento associati alle cessioni di asset rispetto alle previsioni del Piano Strategico 2023-2025. L’aggiornamento del target relativo all’indebitamento finanziario netto a fine 2023 verrà fornito in occasione della presentazione del nuovo Piano Strategico in programma per il prossimo 22 novembre.

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Il Consiglio di Amministrazione di Enel S.p.A. (“Enel” o la “Società”), presieduto da Paolo Scaroni, ha esaminato e approvato il resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2023, nonché il prospetto contabile di Enel riferito alla medesima data e la relazione, da cui risulta che la situazione patrimoniale, economica e finanziaria della Società consente la distribuzione di un acconto sul dividendo per l’esercizio 2023 pari a 0,215 euro per azione, che verrà messo in pagamento a decorrere dal 24 gennaio 2024.

1) Dati economico-finanziari consolidati dei nove mesi del 2023

RICAVI

 Nella seguente tabella sono riportati i ricavi per Settori di Business:

Ricavi (milioni di euro) 9M 2023 9M 2022[5] Variazione
Generazione Termoelettrica e Trading 28.779 57.489 -49,9%
Enel Green Power 7.996 6.513 22,8%
Enel Grids 15.192 15.558 -2,4%
Mercati Finali 37.526 48.798 -23,1%
Enel X 1.341 1.720 -22,0%
Holding, Servizi e Altro 1.606 1.603 0,2%
Elisioni e rettifiche (22.906) (26.159) 12,4%
TOTALE 69.534 105.522 -34,1%

Nella tabella seguente sono riportate le informazioni di dettaglio della Generazione Termoelettrica e Trading relative ai soli ricavi della generazione termoelettrica e nucleare:

Ricavi (milioni di euro) 9M 2023 9M 2022[6] Variazione
Ricavi da generazione termoelettrica 10.729 17.845 -39,9%
di cui da generazione a carbone 2.931 4.909 -40,3%
Ricavi da generazione nucleare 1.126 1.227 -8,2%
       
Percentuale dei ricavi da generazione termoelettrica sul totale ricavi 15,4% 16,9%  
di cui dei ricavi da generazione a carbone sul totale ricavi 4,2% 4,7%  
Percentuale dei ricavi da generazione nucleare sul totale ricavi 1,6% 1,2%  

I ricavi dei nove mesi del 2023 sono pari a 69.534 milioni di euro, con una diminuzione di 35.988 milioni di euro (-34,1%) rispetto ai nove mesi del 2022. Il decremento dei ricavi è attribuibile principalmente alla Generazione Termoelettrica e Trading per i minori volumi di energia prodotti in un regime di prezzi medi di vendita decrescenti in un contesto caratterizzato da una maggiore stabilità dei prezzi rispetto ai nove mesi del 2022, in particolare in Italia e Spagna, e per il differente perimetro di consolidamento, nonché ai Mercati Finali per le minori quantità vendute in un contesto di prezzi decrescenti e per la cessione, avvenuta nel 2022, di Celg Distribuição SA – Celg-D (Enel Goiás) in Brasile. Il decremento dei ricavi di Enel X è riferibile essenzialmente alla rilevazione, nel corso dei nove mesi del 2022, dei proventi derivanti dalla cessione parziale della partecipazione detenuta in Ufinet per 220 milioni di euro e dalla cessione di alcune partecipazioni di Enel X a Mooney Group per 67 milioni di euro, nonché ai minori ricavi registrati in Colombia e in Italia.

I ricavi di Enel Green Power risultano in aumento rispetto all’analogo periodo del 2022, prevalentemente per l’incremento delle quantità prodotte da fonte idroelettrica e solare in Italia, Spagna e America Latina e per i proventi per 98 milioni di euro derivanti dalle cessioni parziali delle partecipazioni detenute in alcune società, prevalentemente in Australia. La diminuzione dei ricavi per Enel Grids è principalmente riconducibile alla variazione di perimetro derivante dalla cessione, nel 2022, di alcune società in America Latina. Tali effetti sono stati sostanzialmente compensati dagli adeguamenti tariffari in Italia e in America Latina.

I ricavi dei nove mesi del 2023 derivanti dalla sola generazione termoelettrica e inclusi nei risultati della Generazione Termoelettrica e Trading sono pari a 10.729 milioni di euro, con una diminuzione di 7.116 milioni di euro (-39,9%) rispetto all’analogo periodo del 2022. In particolare, i ricavi attribuibili alle attività di generazione a carbone dei nove mesi del 2023 si attestano al 4,2% dei ricavi totali (4,7% nei nove mesi del 2022).

I ricavi dei nove mesi del 2023 e dell’analogo periodo del 2022 non includono componenti non ordinarie.

EBITDA ORDINARIO e EBITDA

 Nella seguente tabella è esposto l’EBITDA ordinario per Settori di Business:

EBITDA ordinario (milioni di euro) 9M 2023 9M 2022 Variazione
Generazione Termoelettrica e Trading 2.788 4.479 -37,8%
Enel Green Power 3.648 2.164 68,6%
Enel Grids 6.058 5.307 14,2%
Mercati Finali 3.906 287
Enel X 272 554 -50,9%
Holding, Servizi e Altro (286) (120)
TOTALE 16.386 12.671 29,3%

Nella seguente tabella è esposto l’EBITDA per Settori di Business:

EBITDA (milioni di euro) 9M 2023 9M 2022[7] Variazione
Generazione Termoelettrica e Trading 2.439 4.227 -42,3%
Enel Green Power 3.426 1.968 74,1%
Enel Grids 5.745 5.287 8,7%
Mercati Finali 3.854 421
Enel X 255 537 -52,5%
Holding, Servizi e Altro (499) (113)
TOTALE 15.220 12.327 23,5%

 

Nelle seguenti tabelle sono rappresentate le componenti non ordinarie che riconducono l’EBITDA ordinario dei nove mesi del 2023 e dei nove mesi del 2022 all’EBITDA dei medesimi periodi.

   
Milioni di euro         9M 2023                
  Generazione Termoelettrica e Trading   Enel Green Power   Enel Grids   Mercati Finali   Enel X   Holding, Servizi e Altro   Totale
EBITDA ordinario 2.788   3.648   6.058   3.906   272   (286)   16.386
Risultati non ordinari su operazioni di Merger & Acquisition (349)   (14)           (363)
Contributi straordinari di solidarietà 2023           (208)   (208)
Risultati ordinari su Discontinued Operation   (208)   (313)   (52)   (17)   (5)   (595)
EBITDA 2.439   3.426   5.745   3.854   255   (499)   15.220

 

 

Milioni di euro 9M 2022
  Generazione Termoelettrica e Trading   Enel Green Power   Enel Grids   Mercati finali   Enel X   Holding, Servizi e Altro   Totale
EBITDA ordinario 4.479   2.164   5.307   287   554   (120)   12.671
Oneri per transizione energetica e digitalizzazione (62)     (17)   (2)   (1)   (8)   (90)
Minusvalenza da cessione CGTF – Central Geradora Termelétrica Fortaleza (134)             (134)
Risultati ordinari su Discontinued Operation (52)   (192)   8   138   (15)   19   (94)
Costi da COVID-19 (4)   (4)   (11)   (2)   (1)   (4)   (26)
EBITDA[8] 4.227   1.968   5.287   421   537   (113)   12.327

 

Il margine operativo lordo ordinario (EBITDA ordinario) dei nove mesi del 2023 ammonta a 16.386 milioni di euro, con un incremento di 3.715 milioni di euro rispetto all’analogo periodo del 2022 (+29,3%), nonostante gli effetti negativi connessi alle variazioni di perimetro dovute alle operazioni di cessione di taluni asset nel corso del secondo semestre 2022 e nei nove mesi del 2023. La variazione positiva è principalmente riconducibile alla performance del business integrato (come combinazione dei business di Generazione Termoelettrica e Trading, Enel Green Power, Mercati Finali, Enel X Way[9] ed Enel X), che ha registrato un incremento complessivo di 3.301 milioni di euro, essenzialmente riconducibile alla progressiva normalizzazione del mercato delle commodity. A tale risultato si aggiunge il positivo andamento di Enel Grids. Tale incremento non include la rilevazione, nei nove mesi del 2023, dei proventi derivanti dalle cessioni parziali delle partecipazioni detenute in alcune società, essenzialmente in Australia, per 92 milioni di euro e, nei nove mesi del 2022, dei proventi derivanti dalla cessione parziale delle partecipazioni detenute in Ufinet, dalla cessione di alcune partecipazioni di Enel X a Mooney Group e dalla cessione parziale delle partecipazioni detenute in alcune società in Sudafrica (per complessivi 281 milioni di euro).

Nello specifico, la maggiore produzione di energia rinnovabile (+10,5 TWh), prevalentemente da fonte idroelettrica, nonché la performance positiva del mercato libero, a seguito del diverso andamento dei prezzi di vendita delle commodity, hanno più che compensato gli effetti delle minori quantità di energia prodotte da fonte termoelettrica e la rilevazione del clawback in Italia (357 milioni di euro). Inoltre, l’incremento del margine operativo lordo ordinario di Enel Grids è da ricondurre essenzialmente agli adeguamenti tariffari in Italia e in America Latina, ad un indennizzo di fine concessione ricevuto dalla società di trasmissione Enel CIEN SA in Brasile per 99 milioni di euro, ad un conguaglio in Spagna, per gli anni 2017-2022, che ha avuto un impatto negativo nel 2022 e al riconoscimento in Romania dei differenziali di prezzo sulle quantità connesse alle perdite di rete dell’esercizio precedente.

EBIT (Risultato operativo) 

Nella seguente tabella è esposto il risultato operativo per Settori di Business: 

EBIT (milioni di euro) 9M 2023 9M 2022[10] Variazione
Generazione Termoelettrica e Trading 1.891 3.525 -46,4%
Enel Green Power 2.205 880
Enel Grids 3.558 2.281 56,0%
Mercati Finali 2.772 (677)
Enel X 111 375 -70,4%
Holding, Servizi e Altro (702) (317)
TOTALE 9.835 6.067 62,1%

 

Il risultato operativo (EBIT) dei nove mesi del 2023 ammonta a 9.835 milioni di euro, in aumento di 3.768 milioni di euro (+62,1%) rispetto all’analogo periodo del 2022. L’incremento è riconducibile al positivo andamento dei risultati derivanti dalla gestione operativa, nonché ai minori adeguamenti di valore delle attività nette e alle minori svalutazioni dei crediti commerciali rispetto ai nove mesi del 2022. Tali effetti positivi hanno più che compensato i maggiori ammortamenti su attività materiali e immateriali rilevati nel corso dei nove mesi del 2023, a seguito di nuovi investimenti.

 

RISULTATO NETTO ORDINARIO DEL GRUPPO e RISULTATO NETTO

 

Milioni di euro

  9M 2023 9M 2022 Variazioni
Risultato netto ordinario del Gruppo 5.033 3.046[11] e [12] 1.987 65,2%
Risultati non ordinari su operazioni di Merger & Acquisition (304) (304)
Risultati non ordinari su Discontinued Operation (162) (285) 123 43,2%
Contributi straordinari di solidarietà 2023 e 2022 (148) (69)11 (79)
Adeguamento di valore di talune attività riferite alla cessione della partecipazione in Slovenské Elektrárne (111) (24) (87)
Adeguamenti di valore (55) (852) 797 93,5%
Oneri e adeguamento di valore per transizione

energetica e digitalizzazione

(40) 40
Costi da COVID-19 (18) 18
Risultato netto del Gruppo 4.253 1.758[13] 2.495 141,9%

 

Nei nove mesi del 2023, il risultato netto ordinario del Gruppo ammonta a 5.033 milioni di euro, con un incremento di 1.987 milioni di euro rispetto ai nove mesi del 2022 (+65,2%). L’andamento positivo della gestione operativa ordinaria e la minore incidenza delle interessenze dei terzi sul risultato netto ordinario hanno più che compensato l’incremento degli oneri finanziari netti dovuto all’evoluzione dei tassi di interesse e all’aumento del debito medio del periodo, nonché il maggior onere fiscale da ricondurre ai migliori risultati. L’incidenza fiscale è sostanzialmente in linea a quella dei nove mesi del 2022.

SITUAZIONE PATRIMONIALE

La situazione patrimoniale evidenzia un capitale investito netto al 30 settembre 2023, inclusivo delle attività nette possedute per la vendita per 6.400 milioni di euro (2.789 milioni di euro al 31 dicembre 2022), pari a 111.860 milioni di euro (102.148[14] milioni di euro al 31 dicembre 2022).

Tale importo è coperto da:

  • patrimonio netto, inclusivo delle interessenze di terzi, per548 milioni di euro (42.080[15] milioni di euro al 31 dicembre 2022);
  • indebitamento finanziario netto per 63.312 milioni di euro (60.068 milioni di euro al 31 dicembre 2022). I positivi flussi di cassa generati dalla gestione operativa, la variazione delle passività̀ finanziarie nette associate al perimetro degli asset disponibili per la vendita, gli effetti derivanti dall’emissione di prestiti obbligazionari non convertibili subordinati ibridi perpetui per 986 milioni di euro, la cessione di alcune partecipazioni ritenute non più strategiche e la rilevazione dei contributi del PNRR in Italia a sostegno degli investimenti, hanno parzialmente compensato il fabbisogno generato dagli investimenti del periodo (8.759[16] milioni di euro), il pagamento dei dividendi (5.148[17] milioni di euro) e lo sfavorevole andamento dei tassi di cambio.

Al 30 settembre 2023, l’incidenza dell’indebitamento finanziario netto sul patrimonio netto complessivo, il cosiddetto rapporto debt to equity, è pari a 1,30 (1,43 al 31 dicembre 2022).

INVESTIMENTI

Nella seguente tabella sono rappresentati gli investimenti per Settori di Business:

Investimenti (milioni di euro) 9M 2023 9M 2022 Variazione
Generazione Termoelettrica e Trading 460 499 -7,8%
Enel Green Power 3.724 3.973 -6,3%
Enel Grids 3.724 3.866 -3,7%
Mercati finali 414 581 -28,7%
Enel X 279 228 22,4%
Holding, Servizi e Altro 158 162 -2,5%
TOTALE* 8.759 9.309 -5,9%

* Il dato dei nove mesi del 2023 non include 605 milioni di euro riferiti al perimetro classificato come “posseduto per la vendita” (47 milioni di euro nei nove mesi del 2022).

Gli investimenti ammontano a 8.759 milioni di euro nei nove mesi del 2023, in diminuzione di 550 milioni di euro rispetto all’analogo periodo del 2022 (-5,9%). La variazione è riconducibile essenzialmente al differente perimetro delle attività classificate come “disponibili per la vendita” rispetto ai nove mesi del 2022; al netto di tali effetti il valore degli investimenti risulta sostanzialmente invariato. Gli investimenti sono concentrati in Enel Grids, prevalentemente in Italia, Spagna, Brasile e Colombia, e in Enel Green Power, principalmente nelle tecnologie dell’eolico e del solare in Italia, Spagna, Brasile, Cile, Colombia e Stati Uniti.

Si registra, infine, la crescita degli investimenti in Enel X, principalmente in Italia e America Latina.

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2) Dati economico-finanziari della Capogruppo al 30 settembre del 2023

La Capogruppo Enel, nella propria funzione di holding industriale, definisce gli obiettivi strategici a livello di Gruppo e coordina le attività delle società controllate. Le attività che Enel, nell’ambito della propria funzione di indirizzo e coordinamento, presta nei confronti delle altre società del Gruppo, sono attività di Holding (coordinamento dei processi di governance).

Nell’ambito del Gruppo, Enel svolge inoltre direttamente la funzione di tesoreria centrale, garantendo l’accesso al mercato monetario e dei capitali, e provvede alla copertura dei rischi assicurativi.

   
Milioni di euro 9M 2023 9M 2022 Variazione
Ricavi 89 97 -8,2%
EBITDA (margine operativo lordo) (161) (133) -21,1%
Ebit (Risultato operativo) (366) (371) 1,3%
Oneri finanziari netti e proventi da partecipazioni 3.562 8.636 -58,8%
Utile del periodo 3.273 8.314 -60,6%
Indebitamento finanziario netto 20.891*    20.111** 3,9%
* al 30 settembre 2023

    ** al 31 dicembre 2022

I Ricavi, riferiti essenzialmente a prestazioni rese alle società controllate nell’ambito della funzione di indirizzo e coordinamento svolta dalla Capogruppo, sono pari a 89 milioni di euro nei nove mesi del 2023 e, rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente, presentano una diminuzione di 8 milioni di euro riconducibile a minori ricavi per management services e per distacco del personale.

L’EBITDA (margine operativo lordo) risulta negativo per 161 milioni di euro e, rispetto ai nove mesi del 2022, presenta un decremento di 28 milioni di euro da ricondurre alla variazione dei costi sostenuti per i piani di incentivo all’esodo del personale adottati dall’azienda, all’incremento dei costi operativi e alla diminuzione dei ricavi e dei costi per servizi e godimento dei beni di terzi.

L’EBIT (risultato operativo), comprensivo di ammortamenti e impairment per 205 milioni di euro, risulta negativo per 366 milioni di euro e, rispetto ai nove mesi del 2022, presenta una variazione positiva di 5 milioni di euro, da ricondurre alle minori rettifiche di valore effettuate sulle partecipazioni.

Gli adeguamenti di valore si riferiscono: (i) alla partecipazione in Enel Green Power S.p.A. per 120 milioni di euro; (ii) alle società controllate in Romania, rilevate nelle “Attività non correnti classificate come possedute per la vendita”, per complessivi 46 milioni di euro, in linea con quanto definito nell’accordo di cessione.

Gli oneri finanziari netti e proventi da partecipazioni nei nove mesi del 2023 risultano complessivamente positivi per 3.562 milioni di euro, includendo i dividendi incassati dalle società controllate e collegate per 3.853 milioni di euro (8.755 milioni di euro nei nove mesi del 2022) e oneri finanziari netti per 291 milioni di euro (119 milioni di euro nei nove mesi del 2022).

Rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente, i proventi da partecipazioni rilevano un decremento di 4.902 milioni di euro, sostanzialmente dovuto alla minore distribuzione di dividendi da parte di Enel Italia S.p.A., che nel corso dell’esercizio 2022 aveva distribuito riserve disponibili per un importo pari a 6.000 milioni di euro, parzialmente compensata dai maggiori dividendi distribuiti da Enel Iberia S.r.l.u., Enel Grids S.p.A. ed Enel Chile S.A.

Gli oneri finanziari netti registrano un incremento di 172 milioni di euro, dovuto alla diminuzione dei proventi finanziari netti da strumenti derivati, pari a 251 milioni di euro, all’incremento degli interessi passivi sui finanziamenti bancari e su alcuni finanziamenti infragruppo (180 milioni di euro), parzialmente compensati dall’effetto positivo connesso all’andamento dei tassi di cambio (168 milioni di euro) e dalla variazione positiva degli interessi attivi e degli altri proventi finanziari (93 milioni di euro).

L’utile del periodo, nei nove mesi del 2023, si attesta a 3.273 milioni di euro a fronte di un utile del corrispondente periodo dell’esercizio precedente di 8.314 milioni di euro. La variazione negativa di 5.041 milioni di euro è sostanzialmente riconducibile alla riduzione dei proventi da partecipazioni e all’incremento degli oneri finanziari netti.

L’indebitamento finanziario netto al 30 settembre 2023 risulta pari a 20.891 milioni di euro e registra un incremento di 780 milioni di euro, come risultato di un maggior indebitamento finanziario netto a breve termine per 1.062 milioni di euro, in parte compensato da una minore esposizione debitoria netta a lungo termine per 282 milioni di euro.

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DATI OPERATIVI DEI NOVE MESI DEL 2023

  9M 2023 9M 2022 Variazione
Vendite di energia elettrica (TWh) 228,8 242,3 -5,6%
Vendite di gas (miliardi di m3) 6,0                                      7,5 -20,0%
Potenza efficiente installata netta totale (GW) 82,9                                   84,6** -2,0%
­   di cui rinnovabile (GW) 54,8 53,6** +2,2%
Energia elettrica prodotta (TWh) 158,3                                    174,3 -9,2%
Energia elettrica distribuita (TWh)*                            369,1 387,2 -4,7%
Dipendenti (n.) 65.212 65.124** +0,1%

* Il dato relativo ai nove mesi del 2022 tiene conto di una più puntuale determinazione.

** Al 31 dicembre 2022.

Vendite di energia elettrica e gas

Le vendite di energia elettrica nei nove mesi del 2023 ammontano a 228,8 TWh, con un decremento di 13,5 TWh (-5,6%, -2% circa a parità di perimetro) rispetto all’analogo periodo dell’esercizio precedente. In particolare, si rilevano: (i) maggiori quantità vendute in Argentina (+0,6 TWh), Cile (+0,5 TWh), Perù (+0,3 TWh) e Colombia (+0,1 TWh) e (ii) minori quantità vendute in Italia (-7,7 TWh), Brasile (-5,6 TWh), Spagna (-0,6 TWh) e Romania (-1,2 TWh);

  • Le vendite di gas naturale sono pari a 6,0 miliardi di metri cubi nei nove mesi del 2023, in diminuzione di 1,5 miliardi di metri cubi (-20,0%) rispetto all’analogo periodo dell’esercizio precedente.

Potenza efficiente installata netta totale

Nei nove mesi del 2023, la potenza efficiente installata netta totale del Gruppo è pari a 82,9 GW, in diminuzione di 1,7 GW rispetto al 31 dicembre 2022. Tale decremento è riconducibile alla riduzione della potenza efficiente installata netta termoelettrica dovuta alla cessione di Enel Generación Costanera e Dock Sud in Argentina (-3,1 GW), parzialmente compensata dalla maggiore capacità netta rinnovabile: eolica (Brasile e Cile) e solare (Perù, Cile, Colombia e Stati Uniti).

Energia elettrica prodotta

L’energia netta prodotta dal Gruppo Enel nei nove mesi del 2023 è pari a 158,3 TWh[18], con una riduzione di 16,0 TWh rispetto al valore registrato nell’analogo periodo del 2022 (-9,2%, +1% circa a parità di perimetro). In particolare, si rileva:

  • una produzione da fonti rinnovabili in aumento di 10,5 TWh rispetto a quanto prodotto nell’analogo periodo dell’anno precedente (+7,2 TWh idroelettrica; +0,6 TWh eolica; +2,9 TWh solare; -0,2 TWh geotermica);
  • un minore apporto da fonte termoelettrica (-25,4 TWh), principalmente per minore produzione da impianti a ciclo combinato (-13,8 TWh), carbone (-5,4 TWh) e Oil&Gas (-6,2 TWh);
  • una minore produzione da fonte nucleare (-1,1 TWh).

Mix di Produzione degli impianti del Gruppo Enel

 La produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, includendo anche i volumi da capacità gestita, è stata ampiamente superiore rispetto alla produzione da fonte termoelettrica, raggiungendo i 103,9 TWh (91,9 TWh nell’analogo periodo del 2022, +13,1%), a fronte di una produzione da fonte termoelettrica pari a 44,9 TWh (70,3 TWh nell’analogo periodo del 2022, -36,1%).

La produzione a zero emissioni ha raggiunto il 71,6% della generazione totale del Gruppo Enel considerando unicamente la produzione da capacità consolidata, mentre è pari al 73,3% includendo anche la generazione da capacità gestita[19]. L’ambizione a lungo termine del Gruppo Enel è di azzerare le emissioni dirette e indirette entro il 2040.

Energia elettrica distribuita

L’energia elettrica trasportata sulle reti di distribuzione del Gruppo Enel nei nove mesi del 2023 si attesta a 369,1 TWh, di cui 160,2 TWh in Italia e 208,9 TWh all’estero.

I volumi di elettricità distribuita in Italia sono diminuiti di 8,7 TWh (-5,2%) rispetto al valore registrato nell’analogo periodo del 2022, presentando un andamento in linea rispetto alla richiesta di energia elettrica sulla rete nazionale (-4,0%). La variazione percentuale del fabbisogno sul territorio nazionale è pari a -4,3% al Nord, -5,2% al Centro, -2,5% al Sud e -0,8% nelle Isole. Sud e Isole sono serviti principalmente da e-distribuzione; al Centro e al Nord operano gli altri principali operatori che distribuiscono complessivamente circa il 15% dei volumi di energia.

L’elettricità distribuita all’estero è pari a 208,9 TWh, in diminuzione di 9,4 TWh (-4,3%) rispetto a quanto registrato nell’analogo periodo del 2022.

DIPENDENTI

Al 30 settembre 2023, i dipendenti del Gruppo sono pari a 65.212 unità (65.124 al 31 dicembre 2022). La variazione positiva, pari a 88 unità, è riferibile al saldo positivo tra assunzioni e cessazioni (633 unità), che ha più che compensato il saldo negativo delle variazioni di perimetro (545 unità).

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PREVEDIBILE EVOLUZIONE DELLA GESTIONE

 I nove mesi del 2023 sono stati contraddistinti dal proseguimento delle politiche restrittive da parte delle Banche Centrali per far fronte alle spinte inflazionistiche causate, in gran parte, dall’incremento dei prezzi dell’energia verificatosi nel corso del 2022. Tale contesto, unitamente all’ulteriore aggravarsi del quadro geopolitico legato alla situazione in Medio Oriente, aumenta l’incertezza sulle prospettive di crescita globale e sulla normalizzazione dei prezzi delle materie prime nel prossimo futuro.

Nel quadro delineato, il top management insediatosi a maggio di quest’anno ha definito le priorità del Gruppo Enel per il prossimo futuro:

  • allocazione del capitale focalizzata sulla creazione di valore e sull’ottimizzazione del profilo di rischio/rendimento degli investimenti a supporto della futura crescita;
  • miglioramento delle efficienze lungo tutte le attività e i Paesi di presenza del Gruppo, attraverso misure volte all’efficientamento e all’ottimizzazione dei costi;
  • semplificazione della struttura del Gruppo da perseguire attraverso una struttura organizzativa più snella e la focalizzazione geografica sui sei Paesi “core” definiti nel Piano Strategico 2023-2025.

La concentrazione su disciplina finanziaria e miglioramento della generazione di cassa consentiranno al Gruppo Enel di ottimizzare il proprio modello di sviluppo integrato e sostenibile, in grado di promuovere efficacemente la transizione energetica e la lotta al cambiamento climatico.

Alla luce della solida performance operativa registrata nei nove mesi del 2023, la guidance relativa all’esercizio 2023, fornita ai mercati finanziari in occasione della presentazione del Piano Strategico 2023-2025, è stata rivista al rialzo.

In particolare, si prevede un EBITDA ordinario compreso tra 21,5 e 22,5 miliardi di euro, in aumento rispetto al precedente target compreso tra 20,4 e 21,0 miliardi di euro, nonché un Utile netto ordinario di Gruppo compreso tra 6,4 e 6,7 miliardi di euro, in aumento rispetto al precedente target compreso tra 6,1 e 6,3 miliardi di euro.

Infine, si conferma il raggiungimento del target di Indebitamento Finanziario Netto/EBITDA pari a 2,4x-2,5x considerando un indebitamento finanziario netto pro-formato per tenere conto anche degli impatti finanziari delle operazioni di cessione di asset  programmate e non finalizzate, i cui effetti finanziari si produrranno solo a valle del completamento dei consueti processi autorizzativi da parte delle Autorità competenti.

Le eventuali differenze rispetto al target di indebitamento finanziario netto per l’esercizio 2023 saranno, pertanto, da imputarsi unicamente ai diversi tempi di completamento associati alle cessioni di asset rispetto alle previsioni del Piano Strategico 2023-2025. L’aggiornamento del target relativo all’indebitamento finanziario netto a fine 2023 verrà fornito in occasione della presentazione del nuovo Piano Strategico in programma per il prossimo 22 novembre.

È confermato, per il 2023, un dividendo di 0,43 euro per azione, coerentemente con quanto annunciato in occasione della presentazione del Piano Strategico 2023-2025.

Infine, il 22 novembre 2023 sarà presentato ai mercati finanziari il nuovo Piano Strategico per il periodo 2024-2026.

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ACCONTO SUL DIVIDENDO 2023

Il Piano Strategico 2023-2025, le cui linee guida sono state illustrate alla comunità finanziaria nel mese di novembre 2022, ha confermato, tra le misure intese a ottimizzare la remunerazione degli azionisti, il pagamento, reintrodotto a partire dai risultati dell’esercizio 2016, di un acconto sul dividendo. È stato infatti previsto che i dividendi vengano corrisposti agli azionisti in due tranche nel corso di ciascun esercizio, nei mesi di gennaio a titolo di acconto e di luglio a titolo di saldo.

Tenuto conto di quanto sopra e del fatto che la Capogruppo ha conseguito nei nove mesi del 2023 un utile di periodo pari a 3.273 milioni di euro, il Consiglio di Amministrazione, anche alla luce della prevedibile evoluzione della gestione nel corso dell’ultimo trimestre dell’esercizio in corso, ha deliberato la distribuzione di un acconto sul dividendo in misura pari a 0,215 euro per azione.

Tale acconto, al lordo delle eventuali ritenute di legge, verrà posto in pagamento a decorrere dal 24 gennaio 2024, con “data stacco” della cedola n. 39 coincidente con il 22 gennaio 2024 e record date fissata al 23 gennaio 2024. A tale acconto non concorrono, ai sensi di legge, le azioni proprie che risulteranno in portafoglio alla record date.

L’ammontare dell’acconto sul dividendo in questione è coerente con la politica dei dividendi contemplata dal Piano Strategico 2023-2025, che prevede l’erogazione di un dividendo per l’esercizio 2023 di 0,43 euro per azione.

Il parere della società di revisione KPMG S.p.A. previsto dall’art. 2433-bis cod. civ. è stato rilasciato in data odierna.

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AVVENIMENTI RECENTI

  29 settembre 2023: Enel ha annunciato di aver perfezionato, tramite la controllata al 100% Enel Green Power S.p.A. (“EGP”), la cessione a INPEX Corporation (“INPEX”) del 50% del capitale delle due società che possiedono tutte le attività dedicate alle rinnovabili del Gruppo in Australia, nello specifico Enel Green Power Australia Pty Ltd ed Enel Green Power Australia Trust (insieme, “EGPA”), interamente possedute da EGP, a seguito del verificarsi di tutte le condizioni previste dall’accordo di vendita firmato il 13 luglio 2023. In linea con il suddetto accordo, INPEX ha versato un corrispettivo totale di circa 142 milioni di euro, equivalente a 426 milioni di euro di enterprise value, riferito al 100%.

Con il perfezionamento dell’operazione, EGP e INPEX gestiranno congiuntamente EGPA, supervisionando l’attuale portafoglio di generazione da fonti rinnovabili di quest’ultima e continuando a sviluppare la sua pipeline di progetti, allo scopo di ottenere un incremento della capacità installata di EGPA. In questo modo, EGPA continuerà a guidare la transizione energetica in corso in Australia, accelerando il suo contributo al raggiungimento dell’obiettivo Net Zero del Paese.

5 ottobre 2023: Enel ha reso noto che è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione, in attuazione dell’autorizzazione conferita dall’Assemblea degli Azionisti del 10 maggio 2023 e nel rispetto dei relativi termini già comunicati al mercato, l’avvio di un programma di acquisto di azioni proprie, per un numero di azioni pari a 4,2 milioni (il “Programma”), equivalenti a circa lo 0,041% del capitale sociale di Enel. Il Programma è a servizio del Piano di incentivazione di lungo termine per il 2023 destinato al management di Enel e/o di società da questa controllate ai sensi dell’art. 2359 cod. civ., anch’esso approvato dall’Assemblea del 10 maggio 2023. Ai fini dell’esecuzione del Programma, che si protrarrà dal 16 ottobre 2023 a non oltre il 18 gennaio 2024, Enel ha conferito apposito incarico a un intermediario abilitato chiamato ad adottare le decisioni in merito agli acquisti in piena indipendenza, anche in relazione alla tempistica delle operazioni, e nel rispetto di limiti giornalieri di prezzo e di volume coerenti sia con l’autorizzazione conferita dall’Assemblea degli Azionisti del 10 maggio 2023 sia con quanto previsto dall’art. 5 del Regolamento (UE) 596/2014 in materia di abusi di mercato e dall’art. 3 del Regolamento delegato (UE) 2016/1052. Gli acquisti vengono effettuati sul mercato Euronext Milan, in modo da assicurare la parità di trattamento tra gli azionisti, in ottemperanza all’art. 144-bis, comma 1, lett. b) del Regolamento Consob 11971/1999, nonché con modalità conformi a quanto previsto dal citato Regolamento (UE) 596/2014 in materia di abusi di mercato e dall’art. 3 del Regolamento delegato (UE) 2016/1052.

Con le modalità e nei termini previsti dall’art. 2 del Regolamento delegato (UE) 2016/1052 Enel ha poi reso note, con comunicazione settimanale alla Consob e al mercato, le operazioni di acquisto effettuate dall’intermediario. In particolare, come da ultimo annunciato in data odierna, 7 novembre 2023, Enel detiene alla data del 3 novembre 2023 n. 7.044.833 azioni proprie, pari allo 0,0693% circa del capitale sociale.

25 ottobre 2023: Enel e la controllata quotata Enel Chile S.A. hanno perfezionato la vendita a Sonnedix Chile Arcadia S.p.A. e Sonnedix Chile Arcadia Generación S.p.A. (“Acquirenti”) delle partecipazioni detenute da Enel (circa 0,009%) e da Enel Chile (circa 99,991%) nel capitale sociale di Arcadia Generación Solar S.A., azienda cilena proprietaria di un portafoglio di quattro impianti fotovoltaici. Gli impianti sono situati nelle regioni di Atacama e Antofagasta, nella parte settentrionale del Cile, per un totale di circa 416 MW di capacità installata. L’operazione è stata perfezionata a seguito del verificarsi di tutte le condizioni sospensive previste nell’accordo di compravendita firmato il 12 luglio 2023, tra cui l’autorizzazione da parte dell’autorità antitrust cilena Fiscalía Nacional Económica (FNE). In linea con tale accordo, gli Acquirenti hanno versato un corrispettivo complessivo di 556 milioni di dollari USA, corrispondente al 100% dell’enterprise value concordato dalle parti.

25 ottobre 2023: Enel ha annunciato di aver perfezionato la cessione alla società greca Public Power Corporation S.A. (“PPC”) di tutte le partecipazioni detenute dal Gruppo Enel in Romania, a seguito del verificarsi di tutte le condizioni sospensive usuali per questo tipo di operazioni e previste nell’accordo di compravendita sottoscritto il 9 marzo 2023.

In conformità con quanto previsto nel suddetto accordo, PPC ha pagato un corrispettivo totale di circa 1.240 milioni di euro, corrispondenti a circa 1.900 milioni di euro in termini di enterprise value (riferito al 100%). È inoltre previsto un meccanismo di earn-out, concernente un potenziale ulteriore pagamento post-closing, basato sul futuro valore delle attività del business retail.

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NOTE 

Alle ore 18:00 di oggi, 7 novembre 2023, si terrà una conference call per illustrare i risultati dei nove mesi del 2023 ad analisti finanziari e investitori istituzionali, alla quale potranno collegarsi “ad audiendum” anche i giornalisti. Il materiale di supporto sarà reso disponibile nel sito www.enel.com, nella sezione “Investitori”, in concomitanza con l’avvio della conference call.

Si allegano gli schemi di conto economico consolidato sintetico, di prospetto di conto economico consolidato complessivo rilevato nel periodo, di stato patrimoniale consolidato sintetico e di rendiconto finanziario consolidato sintetico. Si allega, inoltre, una sintesi descrittiva degli “indicatori alternativi di performance”.

Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Stefano De Angelis, dichiara ai sensi del comma 2 dell’art. 154-bis del Testo Unico della Finanza che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili.

 

 

 

PRINCIPI CONTABILI, COMPARABILITÀ DEI DATI E MODIFICHE AL PERIMETRO DI CONSOLIDAMENTO

 

I dati patrimoniali al 30 settembre 2023 escludono (ove non diversamente indicato) i valori relativi alle attività e alle passività possedute per la vendita e discontinued operation, riconducibili alle attività del Gruppo Enel in Romania, a Enel Green Power Hellas in Grecia, alle attività di distribuzione e fornitura di energia elettrica detenute da Enel Distribución Perú S.A.A., alle attività di servizi energetici avanzati di Enel X Perú S.A.C., alle attività di generazione detenute da Enel Generación Perú, Enel Green Power Perú S.A. e Enel Generación Piura S.A., alle attività di trasmissione possedute in Guatemala, a 3SUN in Italia, alle attività riferite ad un portafoglio di asset rinnovabili negli Stati Uniti, a Sociedad Portuaria Central Cartagena in Colombia, ad alcune società rinnovabili in Africa e Arcadia Generación Solar S.A. in Cile. I dati riportati e commentati sopra sono, quindi, omogenei e comparabili nei due periodi a confronto.

 

Il “Conto economico consolidato sintetico” e il “Prospetto di Conto Economico consolidato complessivo rilevato nel periodo” relativi al Bilancio consolidato abbreviato al 30 settembre 2022 sono stati rideterminati per tener conto:

  • della presentazione delle attività operative cessate prevista dall’“IFRS 5 – Attività non correnti possedute per la vendita e attività operative cessate”;
  • degli effetti dell’Amendment allo IAS 12, in vigore dal 1° gennaio 2023, il quale chiarisce che l’esenzione alla rilevazione iniziale, prevista dal principio, non si applica più alle transazioni che danno origine a differenze temporanee imponibili e deducibili di uguale ammontare su operazioni quali leasing e decomissioning. Si segnala, inoltre, che l’Amendment allo IAS 12 ha comportato la rideterminazione anche dello Stato Patrimoniale consolidato al 31 dicembre 2022.

 

 

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PRINCIPALI INDICATORI DI PERFORMANCE

 

Nel presente comunicato vengono utilizzati alcuni “indicatori alternativi di performance” non previsti dai principi contabili internazionali così come adottati dall’Unione Europea – IFRS-EU, ma che il management ritiene utili per una migliore valutazione e monitoraggio dell’andamento della gestione economico-finanziaria del Gruppo. In merito a tali indicatori, il 29 aprile 2021 la CONSOB ha emesso il Richiamo di Attenzione n. 5/21 che rende applicabili gli Orientamenti emanati il 4 marzo 2021 dalla European Securities and Markets Authority (ESMA) in materia di obblighi di informativa ai sensi del Regolamento UE 2017/1129 (c.d. “Regolamento sul Prospetto”) che trovano applicazione dal 5 maggio 2021 e sostituiscono i riferimenti alle raccomandazioni CESR e quelli presenti nella Comunicazione n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006 in materia di posizione finanziaria netta.

Gli Orientamenti aggiornano le precedenti Raccomandazioni CESR (ESMA/2013/319, nella versione rivisitata del 20 marzo 2013) a esclusione di quelle riguardanti gli emittenti che svolgono attività speciali di cui all’Allegato n. 29 del Regolamento Delegato (UE) 2019/980, le quali non sono state convertite in Orientamenti e rimangono tuttora applicabili.

Tali Orientamenti sono volti a promuovere l’utilità e la trasparenza degli indicatori alternativi di performance inclusi nelle informazioni regolamentate o nei prospetti rientranti nell’ambito d’applicazione della Direttiva 2003/71/CE, al fine di migliorarne la comparabilità, l’affidabilità e la comprensibilità.

Di seguito sono forniti, in linea con le comunicazioni sopra citate, i criteri utilizzati per la costruzione di tali indicatori:

  • L’EBITDA (margine operativo lordo) rappresenta un indicatore della performance operativa ed è calcolato sommando al “Risultato operativo” gli “Ammortamenti e impairment”;
  • L’EBITDA ordinario (margine operativo lordo ordinario) è definito come il “Margine operativo lordo” riconducibile alla sola gestione caratteristica, collegata ai modelli di business di Ownership e Stewardship integrato con il margine operativo lordo ordinario delle attività discontinuate. Esclude, inoltre, gli oneri associati a piani di ristrutturazione aziendale ed eventuali contributi straordinari solidaristici a carico delle imprese del settore energetico;
  • L’utile netto ordinario del Gruppo è definito come il “Risultato netto del Gruppo” riconducibile alla sola gestione caratteristica collegata ai modelli di business di Ownership e Stewardship.

È pari al “Risultato netto del Gruppo” rettificato principalmente dei contributi solidaristici straordinari a carico delle imprese del settore energetico, nonché delle partite precedentemente commentate nel “Risultato operativo ordinario” al netto degli eventuali effetti fiscali e delle interessenze di terzi;

  • L’indebitamento finanziario netto rappresenta un indicatore della struttura finanziaria ed è determinato:
  • dai “Finanziamenti a lungo termine” e dai “Finanziamenti a breve termine e quote correnti dei finanziamenti a lungo termine”, tenendo conto dei “Debiti finanziari a lungo e a breve termine” inclusi rispettivamente nelle “Altre passività non correnti” e nelle “Altre passività correnti”;
  • al netto delle “Disponibilità liquide e mezzi equivalenti”;
  • al netto della “Quota corrente dei crediti finanziari a lungo termine”, dei “Titoli correnti” e degli “Altri crediti finanziari” inclusi nella voce “Altre attività correnti”;
  • al netto dei “Titoli non correnti” e dei “Crediti finanziari non correnti” inclusi nella voce “Altre attività non correnti”;
  • dai “Derivati passivi di cash flow hedge su cambio connessi a finanziamenti” e “Derivati passivi di fair value hedge su cambio connessi a finanziamenti” al netto dei “Derivati attivi di cash flow hedge su cambio connessi a finanziamenti” e “Derivati attivi di fair value hedge su cambio connessi a finanziamenti”.

 

Più in generale, l’indebitamento finanziario netto del Gruppo Enel è determinato conformemente a quanto previsto dall’Orientamento n° 39, emanato il 4 marzo 2021, dall’ESMA, applicabile dal 5 maggio 2021, e in linea con il sopra citato Richiamo di Attenzione n. 5/21 emesso dalla CONSOB il 29 aprile 2021.

  • Il capitale investito netto è determinato quale somma algebrica delle “Attività immobilizzate nette”[20] e del “Capitale circolante netto”[21], dei “Fondi rischi e oneri”, delle “Passività per imposte differite” e delle “Attività per imposte anticipate”, nonché delle “Attività nette possedute per la vendita”

Conto economico consolidato sintetico

 

 

Milioni di euro Primi nove mesi
2023 2022(1)
Totale ricavi 69.534   105.522  
Totale costi 57.360   101.549  
Risultati netti da contratti su commodity (2.339)   2.094
Risultato operativo 9.835   6.067
Proventi finanziari 3.089   6.893
Oneri finanziari 5.874   8.850
Proventi/(Oneri) netti da iperinflazione 289   261
Totale proventi/(oneri) finanziari netti (2.496)   (1.696)
Quota dei proventi/(oneri) derivanti da partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto 30   55  
Risultato prima delle imposte 7.369   4.426
Imposte (2) 2.431   1.571
Risultato netto delle continuing operation (2) 4.938   2.855
Quota di interessenza del Gruppo (2) 4.120   2.041
Quota di interessenza di terzi (2) 818   814
Risultato netto delle discontinued operation 150   (564)
Quota di interessenza del Gruppo 133   (283)
Quota di interessenza di terzi 17   (281)
Risultato netto del periodo (Gruppo e terzi) (2) 5.088   2.291
Quota di interessenza del Gruppo (2) 4.253   1.758  
Quota di interessenza di terzi (2) 835   533  
Risultato netto per azione        
Risultato netto base per azione        
Risultato netto base per azione 0,41   0,17  
Risultato netto base per azione delle continuing operation 0,40   0,20  
Risultato netto base per azione delle discontinued operation 0,01   (0,03)
Risultato netto diluito per azione        
Risultato netto diluito per azione 0,41   0,17  
Risultato netto diluito per azione delle continuing operation 0,40   0,20  
Risultato netto diluito per azione delle discontinued operation 0,01   (0,03)  

 

(1) I dati relativi ai primi nove mesi del 2022 sono stati rideterminati, ai soli fini comparativi, per tenere conto della classificazione nella voce “Risultato netto delle discontinued operation” dei risultati afferenti alle attività detenute in Russia (cedute nel corso del 2022), Romania e Grecia in quanto sono stati soddisfatti i requisiti previsti dal principio contabile internazionale IFRS 5 per la loro classificazione come “discontinued operation”.

(2) I dati relativi ai primi nove mesi del 2022 sono stati rideterminati per tenere conto degli effetti dell’Amendment allo IAS 12, in vigore successivamente al 1° gennaio 2023.

Prospetto di Conto economico consolidato complessivo rilevato nel periodo

Milioni di euro Primi nove mesi
2023   2022(1)
Risultato netto del periodo (2) 5.088 2.291
Altre componenti di Conto economico complessivo riclassificabili a Conto economico (al netto delle imposte):      
Quota efficace delle variazioni di fair value della copertura di flussi finanziari 2.227   (3.277)
Variazione del fair value dei costi di hedging   (38)   (67)
Quota di risultato rilevata a patrimonio netto da società valutate con il metodo del patrimonio netto 99   58
Variazione di fair value delle attività finanziarie FVOCI (1)   (13)
Variazione della riserva di traduzione   445   2.882
Altre componenti di conto economico complessivo cumulate, riclassificabili a conto economico, relative ad attività non correnti e gruppi di attività in dismissione classificate come possedute per la vendita/attività operative cessate 16   263
Altre componenti di Conto economico complessivo non riclassificabili a Conto economico (al netto delle imposte):        
Rimisurazione delle passività/ (attività) nette per piani a benefici definiti   (158)   287
Variazione di fair value di partecipazioni in altre imprese   (5)   (3)
Altre componenti di conto economico complessivo cumulate, non riclassificabili a conto economico, relative ad attività non correnti e gruppi di attività in dismissione classificate come possedute per la vendita/attività operative cessate   (1)   6
Utili/(Perdite) rilevati direttamente a patrimonio netto 2.584   136
Utili/(Perdite) complessivi rilevati nel periodo (2) 7.672   2.427
Quota di interessenza:      
– del Gruppo (2) 6.251   2.614
– di terzi (2) 1.421   (187)

 

(1) I dati relativi ai primi nove mesi del 2022 sono stati rideterminati, ai soli fini comparativi, per tenere conto della classificazione nella voce “Risultato netto delle discontinued operation” dei risultati afferenti alle attività detenute in Russia (cedute nel corso del 2022), Romania e Grecia in quanto sono stati soddisfatti i requisiti previsti dal principio contabile internazionale IFRS 5 per la loro classificazione come “discontinued operation””.

(2) I dati relativi ai primi nove mesi del 2022 sono stati rideterminati per tenere conto degli effetti dell’Amendment allo IAS 12, in vigore successivamente al 1° gennaio 2023. 

Stato patrimoniale consolidato sintetico

Milioni di euro
al 30.09.2023   al 31.12.2022
ATTIVITA’      
Attività non correnti      
– Attività materiali e immateriali 107.647   106.135
– Avviamento 13.196   13.742
– Partecipazioni valutate con il metodo
del patrimonio netto
1.548   1.281
– Altre attività non correnti (1)(2) 24.538   26.498
Totale attività non correnti 146.929   147.656
Attività correnti      
– Rimanenze 4.537   4.853
– Crediti commerciali 15.782   16.605
– Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 3.756   11.041
– Altre attività correnti (3) 18.981   33.564
Totale attività correnti 43.056   66.063
Attività classificate come possedute per la vendita (2) 10.472   6.155
TOTALE ATTIVITÀ 200.457   219.874
PATRIMONIO NETTO E PASSIVITÀ      
– Patrimonio netto del Gruppo (2) 34.404   28.655
– Interessenze di terzi 14.144   13.425
Totale patrimonio netto 48.548   42.080
Passività non correnti      
– Finanziamenti a lungo termine 60.941   68.191
– Fondi diversi e passività per imposte differite (2) 17.097   18.052
– Altre passività non correnti 13.456   15.887
Totale passività non correnti 91.494   102.130
Passività correnti      
– Finanziamenti a breve termine e quote correnti dei finanziamenti a lungo termine 16.428   21.227
– Debiti commerciali 11.201   17.641
– Altre passività correnti 28.714   33.430
Totale passività correnti 56.343   72.298
Passività incluse in gruppi in dismissione classificate come possedute per la vendita (2) 4.072   3.366
TOTALE PASSIVITÀ 151.909   177.794
TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITÀ 200.457   219.874

 

(1) Di cui crediti finanziari a lungo termine e titoli diversi al 30 settembre 2023 rispettivamente pari a 3.389 milioni di euro (3.766 milioni di euro al 31 dicembre 2022) e 500 milioni di euro (447 milioni di euro al 31 dicembre 2022).

(2) I dati relativi al 31 dicembre 2022 sono stati rideterminati per tenere conto degli effetti dell’Amendment allo IAS 12, in vigore successivamente al 1° gennaio 2023.

(3) Di cui quota corrente dei crediti finanziari a lungo termine, crediti finanziari a breve termine e titoli diversi al 30 settembre 2023 rispettivamente pari a 2.385 milioni di euro (2.838 milioni di euro al 31 dicembre 2022), 3.810 milioni di euro (10.585 milioni di euro al 31 dicembre 2022) e 91 milioni di euro (78 milioni di euro al 31 dicembre 2022).

Rendiconto finanziario consolidato sintetico

Milioni di euro   Primi nove mesi
    2023   2022
Risultato netto   5.088   2.291
Rettifiche per:        
Impairment/(Ripristini di valore) netti di crediti commerciali e altri crediti   752   874
Ammortamenti e altri impairment   4.994   6.026
(Proventi)/Oneri finanziari netti   2.529   1.723
(Proventi)/Oneri netti derivanti da partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto   (31)   (55)
Imposte   2.443   1.562
         
Variazioni del capitale circolante netto:   (2.817)   (8.405)
– rimanenze   353   (2.606)
– crediti commerciali   116   (5.762)
– debiti commerciali   (6.092)   1.465
– altre attività derivanti da contratti con i clienti   (38)   (30)
– altre passività derivanti da contratti con i clienti   (71)   10
– altre attività e passività   2.915   (1.482)
Interessi e altri oneri e proventi finanziari pagati e incassati (1)   (2.669)   (1.840)
Atri movimenti   (274)   (1.175)
Cash flow da attività operativa (A)(1)   10.015   1.001
di cui discontinued operation   118   (522)
Investimenti in attività materiali, immateriali e in attività derivanti da contratti con i clienti non correnti   (9.016)   (9.356)
Investimenti in imprese (o rami di imprese) al netto delle disponibilità liquide e mezzi equivalenti acquisiti   (17)   (1.241)
Dismissione di imprese (o rami di imprese) al netto delle disponibilità liquide e mezzi equivalenti ceduti   173   139
(Incremento)/Decremento di altre attività d’investimento   218   3
Cash flow da attività di investimento (B)   (8.642)   (10.455)
di cui discontinued operation   (199)   (143)
Nuove emissioni di debiti finanziari a lungo termine   4.288   15.493
Rimborsi di debiti finanziari   (4.902)   (4.659)
Altre variazioni dell’indebitamento finanziario netto   (4.028)   971
Incassi/(pagamenti) legati a derivati connessi a finanziamenti (1)   60   (94)
Pagamenti effettuati per l’acquisizione di partecipazioni senza modifica del controllo e altre operazioni con non controlling interest     12
Emissioni/(Rimborsi) di obbligazioni ibride   986  
Vendita/(Acquisto) azioni proprie     (14)
Coupons pagati a titolari di obbligazioni ibride   (156)   (79)
Dividendi e acconti sui dividendi pagati   (4.992)   (4.706)
Cash flow da attività di finanziamento (C) (1)   (8.744)   6.924
di cui discontinued operation   (54)   561
Effetto variazione cambi su disponibilità liquide e mezzi equivalenti (D)   19   289
Incremento/(Decremento) disponibilità liquide e mezzi equivalenti (A+B+C+D)   (7.352)   (2.241)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti all’inizio del periodo (2)   11.543   8.990
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti alla fine del periodo (3)   4.191   6.749

 

(1) I dati relativi ai primi nove mesi del 2022 sono stati rideterminati, ai soli fini comparativi, per tenere conto della riclassifica dei proventi e oneri finanziari realizzati riferiti ai soli finanziamenti in valuta in una nuova voce “Incassi/(Pagamenti) legati a derivati connessi a finanziamenti”, inclusa nella sezione del cash flow da attività di finanziamento.

(2) Di cui “Disponibilità liquide e mezzi equivalenti” per 11.041 milioni di euro al 1° gennaio 2023 (8.315 milioni di euro al 1° gennaio 2022), “Titoli a breve” pari a 78 milioni di euro al 1° gennaio 2023 (88 milioni di euro al 1° gennaio 2022) e “Disponibilità liquide e mezzi equivalenti” delle “Attività possedute per la vendita” pari a 98 milioni di euro al 1°gennaio 2023 (44 milioni di euro al 1° gennaio 2022) e “Disponibilità liquide e mezzi equivalenti” delle “Discontinued operation” pari a 326 milioni di euro al 1° gennaio 2023 (543 milioni di euro al 1° gennaio 2022).

(3) Di cui “Disponibilità liquide e mezzi equivalenti” per 3.756 milioni di euro al 30 settembre 2023 (6.169 milioni di euro al 30 settembre 2022), “Titoli a breve” pari a 91 milioni di euro al 30 settembre 2023 (85 milioni di euro al 30 settembre 2022) e “Disponibilità liquide e mezzi equivalenti” delle “Attività possedute per la vendita” pari a 142 milioni di euro al 30 settembre 2023 (32 milioni di euro al 30 settembre 2022) e “Disponibilità liquide e mezzi equivalenti” delle “Discontinued operation” pari a 202 milioni di euro al 30 settembre 2023 (463 milioni di euro al 30 settembre 2022). 

[1] I dati relativi ai nove mesi del 2022 sono stati rideterminati, ai soli fini comparativi, per tenere conto della classificazione nella voce “Risultato netto delle discontinued operation” dei risultati afferenti alle attività detenute in Russia (cedute nel corso del 2022), Romania e Grecia in quanto sono stati soddisfatti i requisiti previsti dal principio contabile internazionale IFRS 5 per la loro classificazione come “discontinued operation”.

[2] Per una più puntuale rappresentazione, le imposte relative alle partite ordinarie dei nove mesi del 2022 sono state rideterminate per tener conto del carattere non ordinario del contributo di solidarietà contabilizzato nel corso dei nove mesi del 2022 per complessivi 69 milioni di euro.

[3] I dati relativi ai nove mesi del 2022 sono stati rideterminati per tenere conto degli effetti dell’Amendment allo IAS 12, in vigore dal 1° gennaio 2023.

[4] I dati relativi ai nove mesi del 2022 sono stati rideterminati per tenere conto degli effetti dell’Amendment allo IAS 12, in vigore dal 1° gennaio 2023.

[5] I dati relativi ai nove mesi del 2022 sono stati rideterminati, ai soli fini comparativi, per tenere conto della classificazione nella voce “Risultato netto delle discontinued operation” dei risultati afferenti le attività detenute in Russia (cedute nel corso del 2022), Romania e Grecia, in quanto sono stati soddisfatti i requisiti previsti dal principio contabile internazionale IFRS 5 per la loro classificazione come “discontinued operation”.

[6] I dati relativi ai nove mesi del 2022 sono stati rideterminati, ai soli fini comparativi, per tenere conto della classificazione nella voce “Risultato netto delle discontinued operation” dei risultati afferenti le attività detenute in Russia (cedute nel corso del 2022), Romania e Grecia, in quanto sono stati soddisfatti i requisiti previsti dal principio contabile internazionale IFRS 5 per la loro classificazione come “discontinued operation”.

[7] I dati relativi ai nove mesi del 2022 sono stati rideterminati, ai soli fini comparativi, per tenere conto della classificazione nella voce “Risultato netto delle discontinued operation” dei risultati afferenti le attività detenute in Russia (cedute nel corso del 2022), Romania e Grecia, in quanto sono stati soddisfatti i requisiti previsti dal principio contabile internazionale IFRS 5 per la loro classificazione come “discontinued operation”.

[8] I dati relativi ai nove mesi del 2022 sono stati rideterminati, ai soli fini comparativi, per tenere conto della classificazione nella voce “Risultato netto delle discontinued operation” dei risultati afferenti le attività detenute in Russia (cedute nel corso del 2022), Romania e Grecia, in quanto sono stati soddisfatti i requisiti previsti dal principio contabile internazionale IFRS 5 per la loro classificazione come “discontinued operation”.

[9] Incluso in “Holding, Servizi e Altro”.

[10] I dati relativi ai nove mesi del 2022 sono stati rideterminati, ai soli fini comparativi, per tenere conto della classificazione nella voce “Risultato netto delle discontinued operation” dei risultati afferenti le attività detenute in Russia (cedute nel corso del 2022), Romania e Grecia, in quanto sono stati soddisfatti i requisiti previsti dal principio contabile internazionale IFRS 5 per la loro classificazione come “discontinued operation”.

[11] Per una più puntuale rappresentazione, le imposte relative alle partite ordinarie dei nove mesi del 2022 sono state rideterminate per tener conto del carattere non ordinario del contributo di solidarietà contabilizzato nel corso dei nove mesi del 2022 per complessivi 69 milioni di euro.

[12] I dati relativi ai nove mesi del 2022 sono stati rideterminati per tenere conto degli effetti dell’Amendment allo IAS 12, in vigore dal 1° gennaio 2023.

[13] I dati relativi ai nove mesi del 2022 sono stati rideterminati per tenere conto degli effetti dell’Amendment allo IAS 12, in vigore dal 1° gennaio 2023.

[14] I dati relativi al 31 dicembre 2022 sono stati rideterminati per tenere conto degli effetti dell’Amendment allo IAS 12, in vigore dal 1° gennaio 2023.

[15] I dati relativi al 31 dicembre 2022 sono stati rideterminati per tenere conto degli effetti dell’Amendment allo IAS 12, in vigore dal 1° gennaio 2023.

[16] Non include 605 milioni di euro riferiti al perimetro classificato come “posseduto per la vendita”.

[17] Inclusi 156 milioni di euro di coupon pagati ai possessori di obbligazioni ibride perpetue.

[18] 168,2 TWh includendo la produzione da capacità rinnovabile gestita.

[19] Capacità non consolidata dal Gruppo Enel ma gestita secondo il modello di Stewardship.

[20] Determinate quale differenza tra le “Attività non correnti” e le “Passività non correnti” ad esclusione: 1) delle “Attività per imposte anticipate” e dei “Crediti e titoli non correnti inclusi nell’indebitamento finanziario netto”, compresi nella voce “Altre attività non correnti”; 2) dei “Finanziamenti a lungo termine”; 3) delle altre passività finanziarie non correnti incluse nella voce “Altre passività non correnti”; 4) dei benefici ai dipendenti, dei fondi rischi e oneri (quota non corrente) e delle passività per imposte differite inclusi nella voce “Fondi diversi e passività per imposte differite”.

[21] Definito quale differenza tra le “Attività correnti” e le “Passività correnti” ad esclusione: 1) delle “Altre attività finanziarie correnti incluse nell’indebitamento finanziario netto” che comprendono: la quota corrente dei crediti finanziari a lungo termine, i titoli, i cash collateral e gli altri crediti finanziari correnti e sono inclusi nella voce “Altre attività correnti”; 2) delle “Disponibilità liquide e mezzi equivalenti”; 3) dei “Finanziamenti a breve termine e quote correnti dei finanziamenti a lungo termine”; 4) dei “Fondi rischi ed oneri (quota corrente)” e di “Altri debiti finanziari correnti” inclusi nella voce “Altre passività correnti”.

[22] Definite come somma algebrica tra le “Attività possedute per la vendita” e le “Passività incluse in gruppi in dismissione classificate come possedute per la vendita”.

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